Ripensare lo spazio della produzione e del lavoro

Un progetto territoriale della transizione

Politecnico di Milano | Polo territoriale di Mantova | Laboratorio di Urbanistica

Introduzione

Atelier San Giovanni Lupatoto costituisce una esposizione virtuale degli elaborati prodotti all’interno del Laboratorio di Urbanistica del Politecnico di Milano coordinato dal Prof. Stefano Pendini e dalla Prof.ssa Corinna Nicosia (insieme all’Arch. Mariasilvia Agresta e all’Arch. Giuseppe Pepe), in collaborazione con la Municipalità di San Giovanni Lupatoto.

La riflessione compiuta ha seguito un percorso di research by design che ha avuto come oggetto una indagine tematica degli spazi della produzione e legati al lavoro. Sono state sviluppate indagini ed esplorazioni che hanno individuato un insieme di questioni problematiche e costruito, entro un esercizio immaginativo, una serie di scenari e di strategie in grado di descrivere una possibile transizione verso una società e un territorio più sostenibili.

Le forme e i processi della produzione e del lavoro stanno cambiando in relazione alle mutate condizioni derivanti dalle conseguenze prodotte da una serie di crisi a livello economico, sociale e ambientale e da una differente condizione tecnologica legata alle forme di generazione energetica e di comunicazione digitale. 

Mutano i modi di produzione e si radicano differenti consuetudini a lavorare insieme. Si riconfigurano gli spazi del lavoro in relazione a differenti cicli di vita, legandosi a fenomeni di riqualificazione, abbandono, dismissione, sottoutilizzo e comportando processi di riuso o riciclo.

All’interno della nostra indagine, l’osservazione degli spazi della produzione e del lavoro ha costituito una chiave di accesso alla descrizione profonda e complessa del territorio e allo sforzo di immaginarne un futuro. Guardare al territorio attraverso la lente interpretativa delle forme della produzione e del lavoro ha condotto a strategie di ri-composizione e ri-programmazione dei contesti urbani esplorati per una transizione socio-ecologica. 

Entro una attenta riconsiderazione della economia urbana e di nuove sinergie tra economie e città, sono state ripensate le possibili relazioni tra morfologie territoriali, sociali e forme di economia. I contesti che abbiamo indagato hanno costituito una occasione di sperimentazione in cui mettere alla prova nuovi tipi di relazione tra spazio e pratiche capaci di generare economie e forme di lavoro. 

Una serie di domande ha orientato lo sguardo all’interno del nostro itinerario interpretativo e progettuale:

Come possiamo ripensare lo spazio della produzione e del lavoro entro un quadro di transizione nella direzione di una sostenibilità economica, sociale e ambientale? 

È possibile pensare a una nuova forma di produzione urbana, una nuova alleanza tra lo spazio del produrre e del lavorare e la spazio della città? 

Gli spazi della produzione e del lavoro sono in grado di costituire una occasione per una ri-composizione e una rigenerazione dello spazio urbano in modo più aderente alle pratiche contemporanee?

Le condizioni sono mutate

Le condizioni entro cui il progetto della città e il territorio compie la propria riflessione e azione sono mutate. Abbiamo affrontato la nostra ricerca incrociano tre principali ambiti di investigazione che hanno riguardato la dimensione economica, la dimensione climatica, l’abitabilità.

Emergenza climatica

L’emergenza climatica legata a processi di emissione di gas climalteranti ci obbliga a scelte radicali circa i modi in cui è necessario ripensare lo spazio urbano, orientando ad azioni di mitigazione e adattamento come possibile risposta integrata in relazione alla possibilità di ridurre e convivere con il rischio dato da eventi climatici estremi. 

La necessità di un progetto della resilienza deriva dalla consapevolezza che la dimensione globale del cambiamento climatico ha effetti locali ed è essenziale incrementare la resilienza per garantire l’abitabilità dei nostri territori. Gli spazi della produzione e del lavoro assumono un carattere centrale nella possibilità di esplorare forme di prefigurazione di condizioni locali entro un orizzonte di cambiamento. 

Metabolismo urbano

La necessità di ripensare l’uso delle risorse entro i nostri processi di produzione e di consumo conduce verso forme di economia di prossimità, capaci di ridurre i circuiti economici e valorizzare i contesti locali, anche attraverso la cattura di flussi economici esogeni, e verso una economia di tipo circolare che possa condurre a un utilizzo più efficiente delle risorse attraverso processi di gestione e valorizzazione dei prodotti di scarto o logiche di allungamento della durata dei prodotti. 

Questo duplice percorso comporta operazioni che orientano a costruire nuovi processi economici e nuove relazioni con il territorio.

Abitabilità

Ripensare i modi in cui sia possibile costruire una condizione di abitabilità auspicabile nei nostri territori futuri ci induce a riflettere sulle relazioni tra corpi e spazio, sul rapporto tra i desideri e le esigenze degli abitanti e la materialità data dallo spazio fisico ereditato.